Il certosino

    IL SIGNIFICATO DEL NOME CHARTREUX / CERTOSINO

    Per quanto riguarda il nome, la prima voce ufficiale “gatto chartreux/certosino” comparve nel 1723 nel “Dizionario Internazionale del Commercio” di Jacques Savary Des Bruslons, per descrivere un pelo lanoso tirante al blu usato per il commercio. Tale opera aveva carattere utilitario e doveva quindi riportare il nome popolare sotto il quale erano vendute le pelli degli animali a quel tempo. E, all’epoca, tra le più pregiate lane spagnole ne esisteva una con il nome di Chartreux. Questo nome quindi fu dato dal popolo parigino ad un gatto grigio blu che viveva nella loro città e che conoscevano perché il suo pelo lanoso grigio blu omogeneo veniva venduto dai commercianti e la sua carne, dato che era un animale con muscolatura generosa, veniva consumata sulle tavole dei parigini.

    LE ORIGINI DEL GATTO CHARTREUX / CERTOSINO

    Già nel 1558 Bellay scrisse una poesia che parlava della morte di un gattino dal pelo grigio blu con tutte le caratteristiche fisiche simili gatto certosino, segno che questo particolare tipo di gatto già allora doveva essere conosciuto in Europa come razza/tipologia distinta e non come la semplice versione ardesia del gatto europeo.

    Se consideriamo la struttura del pelo del certosino, sottile, densa, lanosa, secca si può ipotizzare che questo gatto venga da ambienti e climi piuttosto freddi o comunque da territori montagnosi caldi di giorno e freddi di notte.

    Fino al 1500 le relazioni tra gli altri Pesi e l’Europa si intrattenevano solo attraverso il bacino del mediterraneo e già dal 1100 con le crociate si era intensificato il commercio con l’Oriente, dopo le quali l’isola di Cipro resta il fulcro della cristianità, terra santa rispetto ai musulmani.

    Precisamente dalla parte montuosa, il Libano, di questa regione, l’allora Siria che inglobava anche Libano, Israele e Giordania, dove il clima è freddo (o più verosimilmente dalle vicine Turchia e Iran), è stato importato il certosino in Europa sulle navi dei mercanti per ragioni commerciali e di facile utilità, perché apprezzato per il suo pelo, per la sua carne e per le sue spiccate abilità di buon cacciatore grazie alle quali liberava le navi dai roditori.

    LA STORIA DELLA SELEZIONE CHARTREUX / CERTOSINO

    Non sembra che durante il periodo nel quale i certosini sono stati portati in Europa attraverso le crociate questi gatti siano stati allevati per la selezione della razza, ma piuttosto per commerciarne il pelo e la carne.

    All’inizio del XX secolo, la famiglia parigina Léger si trasferì a vivere, per ragioni di salute, sull’isola francese al largo della costa della Bretagna di Belle-Ile-en-Mer. Le due sorelle Christine e Suzanne Léger che avevano frequentato la scuola di orticoltura a Versailles si accorsero subito che le colonie di gatti grigi che vivevano li, corrispondevano alle descrizioni di Chartreux che avevano studiato e così cominciarono ad allevare questi gatti per selezionarne la razza. Questi gatti erano robusti e muscolosi restando molto eleganti, il loro pelo era molto lanoso dal colore che variava dal grigio blu sostenuto al grigio blu più chiaro, il naso diritto, le orecchie ben piazzate, il colore degli occhi più scuro si accompagnava al manto più ardesia, il carattere era dolcissimo. Pochi anni dopo, le sorelle Léger ottennero il primo e il secondo “Premio bellezza” alla mostra organizzata dal Cat Club de Paris con due loro gatte: Fata e Mignonne di Guerveur, il loro affisso; Guerveeur era il nome bretone dell’isola. Il primo standard di razza chartreux fu redatto nel 1939.

    Contemporaneamente all’allevamento delle sorelle Léger sono nati altri allevamenti per la selezione di gatti grigi nella zona del Massiccio Centrale, anche questi allevatori iniziarono con soggetti presi in natura, ma ebbero il problema che gli occhi non diventavano rame scuro, così nel 1936 ci fu il primo matrimonio tra una gatta certosina e un maschio persiano con lo scopo di migliorare il colore degli occhi.

    La Seconda Guerra Mondiale ha ridotto la razza a pochissimi esemplari, è nato quindi il problema dell’alto tasso di consanguineità tra i certosini, era necessario introdurre sangue nuovo. Ci furono dunque delle ibridazioni con gatti British Blu che sembravano assomigliare molto ai certosini.

    Questo fenomeno rischiò di portare alla scomparsa della razza con l’introduzione addirittura di uno standard comune di razza tra Certosino e British Blu.

    Nel 1977, su insistenza di Jean Simonnet, e di un gruppo di allevatori che portavano avanti una selezione il più possibile priva di ibridazioni con altre razze, la FIFe decise di ripristinare standard distinti per le due razze.

    Nel 1984, quando gli allevatori di Certosini erano diventati abbastanza numerosi, Jean Simonnet fondó in Francia il CCC (Club du Chat des Chartreux).

    In Italia i primi gatti Certosini furono introdotti da Giorgio Tonelli, titolare dell’allevamento “Dei Rosacroce” e fondatore del Club del Gatto Certosino Italia, che dopo lunghe ricerche in Francia portò in Italia i mici Cervin ed Electron de Labelrousse; dall’unione di Cervin con Caterina di Gioel, nel 1988 nacque la prima cucciolata italiana di Certosini.